14 APRILE Dott.ssa Angelina Maria Perrino ( SCALEA)
DIRITTO CIVILE E PROCEDURA CIVILE
Prospettive interpretative della legge 183 del 2010 – c.d. “Collegato Lavoro“
Il legislatore ha di recente toccato sia lo statuto dei lavoratori in materia di contratti a termine e di licenziamenti, che le norme sul rito del lavoro, inserendo una serie di previsioni che hanno fatto molto discutere, anche sul piano della legittimità costituzionale. L’incontro è l’occasione per fare il punto sulle principali questioni interpretative, sugli orientamenti dei giudici di merito e sui primi arresti della Suprema Corte.
DIRITTO E PROCEDURA PENALE
8 giugno ( Marco Petrini) PAOLA IL Giudizio Penale D’Appello
1 L’incontro si propone di fare il punto sugli orientamenti dottrinali e sugli indirizzi giurisprudenziali in materia, soprattutto dopo le diverse sentenze della Corte costituzionale che hanno inciso sulla disciplina del codice di procedura penale, come già riformata dalla legge n. 46/2006 (c.d. legge ‘Pecorella’), e dopo l’intervenuta abrogazione del c.d. “patteggiamento in appello”.
Speciale attenzione sarà riservata alle tematiche riguardanti l’appellabilità oggettiva e soggettiva, e
le correlate ipotesi di inammissibilità dell’appello; il principio di estensione dell’impugnazione;
l’appello incidentale; la devoluzione oggettiva ed i poteri decisori del giudice; il divieto di reformatio in peius; la conversione del ricorso in appello; l’integrazione istruttoria; il giudizio d’appello conseguente alla restituzione del contumace nel termine per impugnare; le decisioni del
giudice d’appello.
DIRITTO CIVILE E PROCEDURA CIVILE
15 giugno PAOLA- Dott. Alberto Celeste
Il condominio: nuove questioni sostanziali e processuali
E’ statisticamente provato che le controversie condominiali hanno sempre costituito una grande “fetta” dell’intero contenzioso. Oggi, la materia si è arricchita di nuovi profili che tendono ad esacerbare la conflittualità e la gestione giudiziaria della stessa.
In quest’ottica, il seminario si propone di analizzare le tematiche del diritto condominiale più significative, che pongono, nella realtà quotidiana, particolari problematiche applicative e che sono state oggetto di recenti novità (normative e giurisprudenziali), evidenziando altresì i tratti salienti del singolare modo di atteggiarsi, nel giudizio civile cosí come oggi riformato, dei rapporti condominiali, nell’ambito di una materia che vive da qualche tempo una veloce e profonda evoluzione.
DIRITTO E PROCEDURA CIVILE
12 Ottobre PAOLA– Marco Rossetti
Le voci di danno e il loro computo nella materia contrattuale, extracontrattuale e lavoristica
ica del danno non patrimoniale, in questi ultimi anni si è sviluppato un intenso ed accesso dibattito, infervorito, più che placato, dalla notissima sentenza di sentenza di Cass. Sez. n. 26972-5/2008, sicchè la contrapposizione tra i cosiddetti ‘esistenzialisti’ ed ‘antiesistenzialisti’ è ancora viva.
La parte più innovativa della sentenza, relativa alla negazione dell’autonoma categoria del danno morale, è stata dapprima sostanzialmente smentita da alcune pronunce giurisprudenziali, e poi messa in dubbio dallo stesso Legislatore, sia pure con due normative di settore quali quelle integrate dall’art. 5 DPR n. 37 del 3/3/2009 e dall’art. 1 DPR n. 181/2009, che qualificano espressamente il danno morale quale autonoma categoria di danno. E del resto, anche nella materia del lavoro, con riferimento alle conseguenze indennitarie scaturenti da infortuni e malattie professionali, la categoria del danno biologico è considerata separatamente dalle altre voci di danno non patrimoniale dal legislatore del D.Lgs. n. 38/2000.
Appare quindi indispensabile un ragionato confronto sullo stato attuale della ricostruzione dogmatica e sistematica della categoria del danno, tanto in tema di accertamento quanto in tema di liquidazione, anche con opportuni riferimenti comparatistici e senza obliterare le problematiche processuali che interessano la materia.
DIRITTO E PROCEDURA PENALE
20 Ottobre SCALEA – dott. Alessio SCARCELLA Diritto penale del rischio
L’attività industriale ad altissima specializzazione e l’esercizio in forma organizzata ed impersonale
dell’attività d’impresa, possono considerarsi fattori di quella che oramai viene definita come “società del rischio”, in cui è sempre più difficile sia approntare efficaci strumenti di controllo, prevenzione e sanzione delle conseguenze dannose, sia individuare e circoscrivere le responsabilità dei singoli.
La legislazione penale moderna si è mossa in tal senso, individuando strumenti di tutela avanzata, finalizzati sia a prevenire gli eventi dannosi anticipando la soglia della punibilità, sia a superare le ricorrenti difficoltà probatorie tracciando una “responsabilità di organizzazione”, sicchè può ormai parlarsi di un “diritto penale del rischio”, contrapposto al diritto penale dell’evento.
Le linee di tendenza ed i casi giurisprudenziali concreti saranno oggetto del corso, che spazierà nei vari settori rilevanti: – attività d’impresa: tutela del lavoratore, del consumatore, del mercato; illeciti ambientali; attività medica.
DIRITTO DI FAMIGLIA
10 Novembre – PAOLA _ Geremia Casaburi
La crisi familiare: affidamento dei figli e profili patrimoniali
Il seminario si propone di approfondire le tematiche più controverse in tema di procedimenti di separazione e divorzio con particolare attenzione all’evoluzione della materia successiva all’emanazione della legge 08.01.2006 n. 54. Attenzione sarà ovviamente posta si temi processuali quali l’onore probatorio, i mezzi di prova e i provvedimenti di cui all’art. 709-ter c.p.c.
DIRITTO E PROCEDURA CIVILE
17 Novembre – SCALEA- Remo Caponi
Processo ordinario, processo sommario di cognizione, rito del lavoro: tre strumenti a confronto alla luce del dlgs 150/2011
La riduzione e semplificazione degli schemi processuali era uno degli obiettivi della legge delega n. 69/2009. La missione è portata avanti dal recente d.lgs. n. 150, pubblicato in G. U. il 21 settembre 2011, recante norme per la riduzione e la semplificazione dei processi civili di cognizione attribuiti alla giurisdizione ordinaria e regolati da speciali previsioni di legge.
L’incontro costituirà occasione per approfondire l’esame di queste prime semplificazioni processuali e, precisamente, dei procedimenti che vengono ricondotti al rito del lavoro (fra i quali, ad esempio, l’opposizione a sanzione amministrativa e le controversie agrarie), dei riti semplificati per i quali sarà applicabile il rito sommario di cognizione (i procedimenti in materia di liquidazione degli onorari e diritti di avvocato o i procedimenti in materia di immigrazione, etc.), e dei giudizi che invece soggiacciono al rito ordinario di cognizione (fra i quali, ad es., le opposizioni alla procedura coattiva per la riscossione delle entrate patrimoniali dello Stato).
14 Dicembre – PAOLA -
DEONTOLOGIA PROFESSIONALE
Mediazione, le modifiche al codice deontologico forense
Focus sulle modifiche al codice deontologico forense, per disciplinare l’attività degli avvocati mediatori. Rispetto degli obblighi derivanti dalla normativa primaria in materia di mediazione, di quelli posti a garanzia dei requisiti di terzietà, indipendenza, imparzialità e neutralità del mediatore e principio di competenza, sono solo alcuni degli argomenti trattati in una chiave, come di consueto teorico-pratica